giovedì 28 febbraio 2013

Il rinascimento

Dalla nascita dell’industria del videogames a oggi abbiam assistito sempre di piu’ ad un avvicinamento dei due fronti di battaglia: da un lato le console e dall’altro i personal computer. Ogni generazione era un lento avvicinarsi di uno nei confronti dell’altro. Ci si interrogava gia’ ai tempi di ps3 e xbox 360 su cosa sarebbe successo in futuro. Il futuro alla fine e’ arrivato (o manca veramente molto poco) e l’abbiamo sotto ai nostri occhi. I PC si sono “semplificati”: sia lato hardware (e sfido chiunque assembli pc da almeno 15 anni a sostenere il contrario) che lato software (windows 8 e’ l’ultimo faticoso tentativo dell’estrema semplificazione per l’utonto medio) e le console hanno abbracciato la grande rete (con tanto di social) e l’architettura dei grandi produttori di cpu.

 
Che poi era chiaro che un giorno queste due realta’ figlie della stessa madre finissero per eguagliarsi. Al principio le console facevano quello che i pc magari potevano fare ma con richieste di know-how e costi decisamente maggiori. Questi due aspetti son stati da sempre il loro cavallo vincente: estrema facilita’ (anche un troglodita puo’ startare un gioco) e prezzo contenuto. Il problema e’ che negli anni proprio grazie alle console e’ cresciuta una coscienza ed una massificazione dello strumento tale da alzare l’indice di know-how base del troglodita. La massificazione ha da un lato peggiorato gran parte dei contenuti (cosi’ come avviene in qualsiasi altro campo, tipo il cinema) ma dall’altro diffuso in maniera capillare il fenomeno. Ha creato mercato, business, richiesta. I programmatori han cominciato ad andare incontro alle richieste della massa, son sparite quasi del tutto le killer applications specifiche per console e per volere del dio denaro lo stesso titolo si prostituisce in comodo multiformato. A far la differenza, col tempo, non son stati piu’ i giochi ma i servizi che le console erano in grado di proporre e il modo in cui ti interfacciavi con esse (e nintendo l’ha capito prima degli altri). Questa “svolta” ha finito per accontentare la massa ignorante e casual e, naturalmente, incattivire i giocatori di vecchia data che, per contro, han trovato nel PC quello che una volta trovavano nelle console. Non a caso quella testa calda di Cliff Bleszinski ha dichiarato che il PC sta vivendo un nuovo rinascimento (“The PC is going through a wonderful renaissance right now”). Le console continueranno ad essere lo strumento da gioco dedicato, il pozzo da cui le grandi case di distribuzione attingeranno il soldo ma gli sviluppatori a sto nuovo giro di next-next gen son convinto che han fatto sentire la loro voce e lo sviluppo dei titoli sara’ fatto in prevalenza su pc e riadattato poi per console. Prova ne e’ il nuovo Watch Dogs che e’ sviluppato interamente su PC, parola del boss di Ubisoft Yves Guillemot (visto sul palco della presentazione ps4) che dice anche “We expect fewer problems with porting games to the PS4 than the PS3, which had a completely different infrastructure, previously, we developed games first on the Xbox 360 and then translated them onto the PS3. It took a lot of time and money to port." (trad: Ci aspettiamo meno problemi col porting alla ps4 rispetto la ps3, che aveva un’infrastruttura completamente diversa. In precedenza sviluppavamo giochi prima su Xbox 360 e poi li trasportavamo nella ps3. Richiedeva un sacco di tempo e di soldi).
Se le cose stan cosi’ ci si aspetta veramente un periodo d’oro per noi giocatori mouse&tastiera che finalmente vedremo una qualita’ grafica non piu’ vincolata ad hardware vecchio di 10 anni… e le console non saran piu’ quel miraggio di avanguardia tecnologica da raggiungere ma diventeranno quel facile, economico mezzo di divertimento, sistema chiuso antipirateria.
Chi vorra’ di piu’ sapra’ dove trovarci.
Tra l’altro, sebbene superfluo, e’ stato mostrato un video in Extreme Windows Blog in cui bastano Windows 8, una AMD 7970, 8GB di ram e una cpu AMD (FX 8350) per giocare a 30fps con Max Payne 3 alla risoluzione di 4k (3840x2160) su un megamonitor ultra-hd Toshiba da 55” di diagonale.. cosa che ne’ l’attuale generazione di console ne’ la futura che arrivera’ potra’ lontanamente sperare di fare.

E ora vediamo cos’avra’ da dire Valve e cosa ne sara’ dell’Oculus.