martedì 21 luglio 2015

Dialogo perduto di c4os

Incipit
"qualunque cosa voi siate la fuori, qualunque aspetto abbiate, se siete come me sappiate che non siete soli"




Prometeo: Quindi perche' giochi ?
c4os: per appagare la mia mente.
Prometeo: a me sembra che lo fai perche' non vuoi vivere nella reata' di questo mondo.
c4os: "che vuol dire reale? Dammi una definizione di reale. Se ti riferisci a quello che percepiamo, a quello che possiamo odorare, toccare e vedere, quel reale sono semplici segnali elettrici interpretati dal cervello".
Prometeo: non vale citare Matrix.
c4os: vale se serve a spiegare un concetto complesso in maniera semplice.
Prometeo: e quale sarebbe questo concetto complesso.
c4os: "che la realta' non esiste".
Prometeo: ... quindi giochi ai videogames perche' credi che questa realta' non esista ?
c4os: no, gioco ai videogiochi perche' mi permettono di sopportare questa "realta'", il che non significa non vivere il presente. Lascia che mi spieghi meglio e scelga le parole giuste perche' il concetto puo' essere facilmente frainteso.
Diciamo che nella "realta'" ci sono parecchie cose che non mi piacciono e i videogiochi sono l'unico mezzo che ho per rendermele accettabili.
La mia mente predilige avere un quadro conciso di cio' che ha di fronte. Questo e' impossibile nella realta'.
Non vederlo pero' come un atteggiamento di una persona che rifugge gli imprevisti. Non sono quelli a spaventarmi.
A mettermi a disagio sono le "infinite" scelte che la vita ti offre.
Io voglio avere un numero finito. Voglio conoscere e provare tutte le possibili opzioni prima di fare una scelta perche' voglio che quella scelta sia la piu' giusta per me.
Nella vita non posso farlo, nei videogiochi si.
Avere questo senso di controllo mi calma, avere la consapevolezza di conoscere ogni possibile causa-effetto delle mie azioni e' il mio personale giardino zen.
Prometeo: una sorta di OCD quindi. (disturbo ossessivo-compulsivo)
c4os: "disturbo" e' solo un altro modo di chiamare la personalita'.
Prometeo: puoi anche vederla cosi' ma sempre una caratteristica non comune rimane.
c4os: come non comuni sono le persone che amano perdersi nei videogames. Se per ogni pattern di comportamento che accomuna gruppi c'associ un disturbo allora come li chiami gli appartenenti a una qualunque setta religiosa ?
Prometeo: li chiamo fedeli
c4os: io li chiamo fessi.
Prometeo: e poi sono io quello che associa i disturbi.
c4os: essere un fesso non vuol dire avere un disturbo.
Prometeo: allora sii piu' specifico.
c4os: ma e' semplice, ognuno di noi programma la sua mente sulla base dell'ambiente in cui nasce. Piu' precisamente la mente puo' essere rappresentata come un computer composto da hardware e software. Hardware e' la parte fisica e software e' il set di programmi che si sviluppa quando maturiamo.
Prometeo: e questo cosa c'entra coi religiosi.
c4os: ma non capisci ? vediamo solo quello che siamo addestrati a vedere e quando un dogma entra nella nostra mente tutte le attivita' intellettuali cessano di funzionare.
Prometeo: ma prima o poi dovrai pur credere in qualcosa.
c4os: mi dispiace ma non credo in niente, ho pero' molti sospetti.
Prometeo: su cosa ?
c4os: sul fatto che l'intera societa' umana sia un'immensa macchina per il lavaggio del cervello, le cui regole semantiche coi loro generi sessuali creano robot sociali.
Prometeo: e come pensi di poter fuggire da questo meccanismo ?
c4os: smettendola di definire universalmente le cose. Non ho la piu' pallida idea di cosa un oggetto "sia", posso solo dire cosa quell'oggetto rappresenti per me in questo momento.
Prometeo: e come pensi di riuscirci ?
c4os: giocando.

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