martedì 29 settembre 2015

i 10 film da cascate del Niagara

Non sara' un argomento propriamente nerd ma e' una lista che ho sempre desiderato fare per mettere nero su bianco quelli che sono i film/cartoni che, citando il fantasma del passato di "S.O.S. fantasmi", mi fan scendere "le cascate del Niagara".

Premessa: ho un soft spot per gli animali, veri o disegnati che siano.

Posizione n° 10

Nausicaä (風の谷のナウシカ Kaze no Tani no Naushika)

Il tuo lungometraggio preferito dello studio Ghibli di Miyazaki (sebbene siano tutti dei capolavori) ha per tema il rispetto della natura. Idiozia umana, guerra, natura incompresa: ci sono tutti gli ingredienti per attivare la fontana che ti ritrovi al posto degli occhi. Provi a resistere ma il finale ti colpisce sempre sotto la cintura. La colonna sonora, poi, aiuta il naturale fluire di liquidi.



Posizione n° 9

Alla ricerca di Nemo (Finding Nemo)

Comincia il film ed e' subito tristezza, col piccolo Nemo unico ovulo rimasto e solo il babbo a prendersene cura. Il resto e' un gran film d'animazione, pensi d'aver superato la fase da lacrima ma vieni preso a sberle dal finale che riesce a commuoverti ancora piu' dell'inizio. Almeno nel mare, se piangi, nessuno se ne accorge.



Posizione n° 8

Fievel sbarca in America (An American Tail)

I toposkovic dipingono i gatti come dei crudeli felini divoratopi ma tu lo sai che e' tutta una metafora e che questo film e' sugli immigrati ebrei (topi) in America e la minaccia antisemita (gatti) che purtroppo si insidia ovunque nel mondo. Speri che quel topo, dopo tutto quello che ha passato, possa finalmente tornare dalla sua famiglia e quando quel momento arriva volano fazzoletti, com'e' giusto che sia.



Posizione n° 7

Una tomba per le lucciole (火垂るの墓 Hotaru no haka)

Giappone seconda guerra mondiale, due fratelli rimasti orfani cercano di sopravvivere in quello che resta della societa' giapponese tra bombe, poverta' e fame.
Speri nel lieto fine che non verra' e ti vengono due bruschette enormi che solo a riscrivere queste righe rischiano di ricomparire.



Posizione n° 6

Canto di natale di Topolino (Mickey's Christmas Carol)

La piu' classica delle fiabe di natale in chiave Disney. Gia' nella versione "normale" scendono i lacrimoni, su questa reggi (male) fino a quando il fantasma del natale futuro mostra all'avido Scrooge la tomba del piccolo Tim. Quando e' troppo e' troppo.
Menzione speciale: Sempre in tema "Christmas Carol" non si puo' non includere "S.O.S. Fantasmi" con Bill Murray, stessa fiaba, diverso modo di raccontarla. Il finale ti uccide sempre, letteralmente.
E conosci anche il punto esatto: quando il bambino "muto" parla (ops, spoiler).



Posizione n° 5

Charlie anche i cani vanno i paradiso (All dogs go to heaven)

Cani, orfani, Don Bluth. Lo sai prima ancora di iniziare a guardarlo. Il finale ti strappa via sempre un pezzo di cuore per affidarlo a Charlie ma non fai resistenza, cedi passivamente sommerso dalle emozioni.



Posizione n° 4

Io & Marley (Marley & Me)

C'e' un cane, ti ci affezioni per tutta la durata del film, muore.
Direi che non c'e' altro d'aggiungere se non che ogni volta muore pure una parte di te assieme a lui. OGNI VOLTA.



Posizione n° 3

Balto

Uno dei tuoi lungometraggi preferiti. A natale, quand'eri piccolo, era un classico. Sicuramente qualche rete lo trasmetteva. Mezzo cane e mezzo lupo, reietto da entrambi nonostante il suo buon cuore ma pronto a sacrificarsi per gli stessi umani che lo disprezzano. Cominci a gocciolare quando entri in empatia con la sua solitudine e nel finale son fiumi. Lo rivedi, sai gia' come finisce, conosci TUTTO ma finisci sempre con la lacrima facile.
E quando la vecchietta lo ringrazia svelando la sua vera identita'? Cascate, anche adesso.



Posizione n° 2

Hachico (Hachi: A Dog's Tale) -2009-

Per anni e' stato sul podio al primo posto dei film piu' lacrimosi di sempre.
Tutti conosciamo la storia di Hachi, il fedele cane che ha aspettato per anni alla stazione di Shibuya il ritorno del suo padrone, morto nel frattempo di infarto. Ogni giorno, incurante del tempo, della fame. Una fedelta' che ti trapassa il cuore con un punteruolo, ti prende a calci l'anima e ti lascia li da solo al buio a piangere su te stesso come umano, incapace di provare un simile amore verso un'altra creatura. Hachico e' uno tsunami di cascate incontrollabili, e' un nodo alla gola che ti si pianta li e ti guarda dicendoti "dai, prova ancora a fare lo stronzo con una qualunque creatura di questo pianeta che ti mando Hachi a moderti le palle". E tu zitto, in silenzio, piangi.



Posizione n° 1

Inside Out

L'ultima fatica Pixar (in questo 2015) e' un assoluto capolavoro di emozioni che racconta magistralmente il passaggio dall'infanzia all'adolescenza. Ti commuovi all'inizio, durante e alle fine, con alcuni picchi di fiume incontrollabile in cui ti capita di rivedere il te stesso adulto che ripensa a quanto la vita era piu' bella quando si era piccoli. Stavi reggendo bene, c'erano lacrimuccie e qualche risata finche' non arriva il momento "Bing Bong". La reazione in sala e' stata unanime: cascate incontrollabili.
Maledetta Pixar, con che razza di capolavoro te ne sei uscita. Alla fine hai un misto di tristezza e nostalgia micidiale. Una nostalgia che solo "Stand by me" sa darti e una tristezza che se il maestro della divina scuola Hokuto ti vede minimo ti insegna la trasmigrazione attraverso Satori, instant.
La dedica a fine film "This film is dedicated to our kids. Please don't grow up. Ever." e' il pugno del KO. L'arbitro suona il gong, qualcuno ha vinto l'incontro ma non capisci piu' niente perche' stai scivolando giu' nella valle delle lacrime. A trascinarti e' sempre lui, il nodo alla gola che stavolta ti dice "Hai visto che crescere e' una merda, eh? tutte le tue fisse da adulto sai dove te le puoi mettere?". Ma non hai piu' la forza di rispondere, hai solo voglia di lasciarti sprofondare come Artax nelle paludi della tristezza.


I vostri invece quali sono ? Perche' di film dalla lacrima facile ne ho esclusi centinaia per selezionare solo i miei 10...


P.s. dulcis in fundo


Emotions Of Pixar from Lindsay McCutcheon on Vimeo.










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domenica 6 settembre 2015

Best Zelda Rap song evahhhhhh



Lyrics:

My name is Link y'all I'm straight outta Hyrule
Been on the force of good since 1986. Old school.
I'm bringing you a laid back summertime jam

Hold on a minute Link

Hey what's up Old Man?

I see that you're embarking on another epic quest
You're gonna use your Ocarina to rescue the Princess
But you'll need a magic weapon that'll never ever miss
It's dangerous to go alone take this

Oh thanks old man that is really very nice
I can always count on you for help and friendly advice
Though I've never seen a sword of quite that shape or size

Oh God that's not a sword it's your dick in disguise

Yes I can't lie I have painted my shween
Now grab your destiny if you know what I mean
Wait a minute Link don't leave the cave, where do you think you're going
This is a great chance to fondle old scrotum that you're blowing

That was weird but whatever there is no time to lose
I've gotta to warp right now to Zelda in this chilled out groove
Wait this isn't Ganon's lair, I'm in Liberty City
This place looks just like Philadelphia but even more shitty

I'm at the corner of Dead Cop and Prostitute junction
Something in my Ocarina must have gone and malfunctioned
I gotta fix it quickly, there is justice to do

Hold on a minute Link

Old man, is that you?

This is a place you can't survive with just your sword and your wits
It's dangerous to go alone. Take this!

Well that's really kind of...that's your wrinkled dick again
Look I know I wear a tunic, but I'm not into men

Don't be that way bitch, let me introduce you
To my three best friends: Mr. Johnson and the juice crew
If you see the Princess Zelda, well you know you're gonna grab her
So why don't you try to come grab my inflatable poo jabber?

OH MY GOD!

I've got to warp out of here, Princess Zelda awaits
I must defeat Ganondorf before it gets too late
Ok...now I REALLY don't know where I am

Hold on a minute Link

GodDAMMIT Old Man!

You're in Raccoon City, it's a zombie abyss
It's dangerous to go alone take....


VMA subito
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mercoledì 2 settembre 2015

Le recensioni del c4os: The Evil Within

Il male dentro, un po' come quando mangi troppe cozze crude e la notte sei scosso da potenti coliche intestinali.
Per fortuna questo gioco non t'ha fatto quest'effetto, anzi.

L'ultima fatica di Shinji Mikami (papa' dei Resident Evil) e' una nuova IP horror nella quale succedono tante cose spaventose.
So che e' fuori da un po' (leggi= un anno) ma ho aspettato che patch e dlc facessero il loro corso prima di dedicarmici.

L'impressione, dopo un normale inizio che t'ha ricordato Condamned, e' di un gioco volutamente incasinato che ad ogni capitolo si diverte a spiazzarti senza farti capire un cavolo di dove sei finito, contro chi stai combattendo e quale sia il tuo scopo.
Il protagonista con la sua completa assenza di emozioni (leggi= alessitimia) non aiuta certo la nostra empatia a "sentire" quello che ci succede attorno: la gente viene uccisa da un tizio incappucciato mezzo deforme? tuttapposto; il tuo partner si sta per trasformare in un orrendo mostro ma lo salvi all'ultimo? be' succede, a Natale lo invitero' ancora a mangiare il polpettone da me.
Questo tizio sarebbe capace di vedere un gattino e di non provare la voglia di accarezzarlo, seriously.

La totale assenza di porsi delle domande da parte del nostro eroe ha come effetto quello di non farci immergere completamente nella realta' horror in cui ci troviamo sbalzati. Se fosse un gioco lineare probabilmente ne risentirebbe ma l'originale metodo con cui vengono proposti i livelli, pur nel classico crescendo di climax, spiazza ad ogni inizio di capitolo evitando, fortunatamente, il peggio.
Il risultato finale e' un misto tra The Cell con la Lopez e Identity con John Cusack, due film che personalmente apprezzo, simili per modo ma diversi nello svolgimento.

Non il capolavoro che esclami "Cazzo!!! Che gioco della madonna" ma un buon game con delle ottime idee (tipo l'area del save game col concetto di "al di la dello specchio" o il bellissimo boss fight col the keeper) e delle gran mimmate (la fuga sullo scuolabus odora di Giapponese anche a kilometri di distanza).
Ah, non sai se perche' l'hai giocato ad hard ma sei contento di non aver mai avuto quella sensazione da uomo arsenale classica che si presenta in late game in questo genere di giochi. Le tue munizioni erano sempre piuttosto ridotte e se non andavi a fiutarle a giro per i livelli col piffero che superavi certi pezzi (anche se non hai mai sparato un colpo di magnum e te ne vergogni un po').

Della trama, alla fine, non c'hai capito personalmente un granche'. Si hai colto le parti principali ma i dettagli ti son scivolati via. Il finale, giapponissimo, apre al classico seguito con la formula brevettata in Inception del "e' vero che non e' vero".
In una scala da 0 a Dead Space siamo su un onesto The blair witch project. Leggi tutto...